Hajir Hajji: dal negozio alla direzione è una storia che ispira. A 17 anni entra in Action, catena olandese di discount non-alimentari, come semplice addetta alle casse e scaffali. Meno di 25 anni dopo, a gennaio 2022, diventa CEO di un gruppo che conta oltre 2.000 punti vendita in Europa. La sua traiettoria eccezionale solleva una domanda centrale: come può un’identità diasporica diventare un motore di leadership strategica in Europa?
Dalle origini umili a una visione di lungo periodo
Hajir Hajji inizia dal basso, tra corsie e casse. Queste prime esperienze le permettono di comprendere il cliente, i processi operativi e l’importanza del lavoro di squadra. Non sono dettagli marginali: rappresentano le fondamenta di una leadership capace di restare connessa alla realtà quotidiana.
Un percorso segnato dalla trasversalità
Anno dopo anno, Hajji conquista nuove responsabilità. Prima alla guida delle operazioni nei negozi, poi come direttrice commerciale, supervisiona acquisti, marketing, e-commerce e sostenibilità. Nel 2011 entra a far parte del comitato esecutivo di Action, confermando il suo ruolo nella crescita internazionale dell’azienda.
La prima donna CEO di Action
Nel gennaio 2022, Hajir Hajji succede a Sander van der Laan come CEO. Si trova così a guidare una realtà in piena espansione internazionale. La sfida: mantenere l’identità discount di Action, integrando al contempo innovazione digitale, responsabilità sociale e attenzione alla sostenibilità.
Leadership multiculturale e diaspora
Ciò che distingue Hajir Hajji non è solo l’ascesa professionale, ma l’apporto di una identità multiculturale. Proveniente dalla diaspora marocchina, porta con sé una capacità rara: navigare tra codici, culture e aspettative differenti. Questo doppio sguardo diventa un vantaggio competitivo:
maggiore sensibilità verso clienti eterogenei,
adattabilità nei mercati internazionali,
visione inclusiva nella gestione dei talenti.
Un impatto che va oltre l’impresa
L’ascensione di Hajir Hajji non è soltanto una vittoria personale. È un simbolo per i giovani provenienti da contesti migratori o famiglie modeste: con merito e perseveranza è possibile raggiungere i vertici. Per il mondo economico, la sua storia ricorda che la diversità non è un obbligo, ma una risorsa di innovazione e crescita.
La storia di Hajir Hajji dimostra che la leadership si costruisce passo dopo passo, con umiltà, resilienza e visione. Dalla cassa alla stanza dei bottoni, il suo percorso testimonia la forza dell’inclusione e il valore di un’identità vissuta come risorsa. Una success story che apre la strada a una nuova generazione di leader europei.



