Il 1° maggio è la Giornata internazionale dei lavoratori. In Africa subsahariana, questa data è anche un’occasione per riflettere sul presente e sul futuro del lavoro. Nonostante la ricchezza culturale ed economica della regione, persistono sfide importanti: occupazione informale, disuguaglianze salariali, accesso limitato per le donne a ruoli decisionali.
Occupazione: un’economia ancora informale
Secondo l’Organizzazione Internazionale del Lavoro, circa l’85% dell’occupazione è informale. La maggior parte delle persone lavora senza contratto, tutele legali o previdenza sociale. Questo sistema, sebbene essenziale per la sopravvivenza di milioni di famiglie, resta fragile.
Il settore privato formale copre meno del 10% del mercato del lavoro. Tuttavia, cresce lentamente nelle aree urbane. Il settore pubblico, più stabile ma ristretto, rappresenta tra il 5 e il 15% degli impieghi, in particolare in amministrazione, sanità ed educazione.
Donne e lavoro: forte presenza, poca protezione
In Africa subsahariana, circa il 60-65% delle donne in età lavorativa è attivo sul mercato. Un dato superiore alla media globale. Tuttavia, molte sono impiegate in attività informali, spesso precarie e mal pagate.
Nel settore pubblico, le donne rappresentano tra il 30 e il 40% del personale, con alta presenza nei settori della cura e dell’istruzione. Nel privato formale, sono meno numerose e raramente accedono a ruoli dirigenziali. Le barriere culturali, la mancanza di formazione e di accesso al credito ostacolano la loro crescita professionale.
Salari: disuguaglianze persistenti
Nel settore formale, le donne guadagnano in media il 20-30% in meno rispetto agli uomini a parità di ruolo. Nelle attività informali, le differenze sono ancora più marcate. La mancanza di regole e trasparenza rende difficile colmare il divario.
Anche tra pubblico e privato esistono forti differenze. Il pubblico offre stipendi più stabili, ma le posizioni disponibili sono limitate. Il privato, invece, propone una gamma più ampia di salari, spesso legati alla formazione, alla posizione geografica e alle dimensioni dell’impresa.
Sfide attuali e prospettive future
La popolazione africana è giovane. Ogni anno, milioni di persone entrano nel mercato del lavoro. Per affrontare questa realtà, servono più impieghi formali, più formazione tecnica, e politiche inclusive.
È urgente regolamentare l’economia informale. Allo stesso tempo, bisogna valorizzare l’imprenditoria femminile e promuovere l’accesso delle donne ai ruoli decisionali. Infine, l’estensione della protezione sociale potrebbe migliorare le condizioni di milioni di lavoratori.
Il 1° maggio è un momento di riflessione globale. In Africa subsahariana, questa giornata evidenzia sfide strutturali, ma anche opportunità concrete. Il lavoro resta il cuore pulsante dello sviluppo. Garantire dignità, equità e diritti non è solo necessario: è possibile.