Papa nero: il prossimo pontefice sarà africano?

Creato da sandrine Nguefack
Papa nero

Jorge Mario Bergoglio, conosciuto come Papa Francesco, è morto all’età di 88 anni. La sua scomparsa riapre una domanda centrale nel mondo cattolico: chi sarà il prossimo papa? E soprattutto, assisteremo finalmente all’elezione di un papa nero?

Una nuova era per la Chiesa

Eletto nel 2013, Papa Francesco ha segnato la storia per diversi motivi. È stato il primo papa gesuita, il primo non europeo dopo oltre dodici secoli e il primo pontefice dell’America Latina.

Per dodici anni, ha orientato la Chiesa verso le periferie. Ha promosso una visione basata sulla giustizia sociale e sull’attenzione ai poveri, ispirandosi a San Francesco d’Assisi. Inoltre, ha posto grande enfasi su temi come il clima, l’accoglienza dei rifugiati e l’equità economica.

Parallelamente, ha avviato importanti riforme nella Curia romana. Tuttavia, il suo stile diretto e talvolta autoritario ha suscitato critiche, soprattutto in alcuni media occidentali.

La popolazione cattolica cresce, trainata dall’Africa

TURKSON Card. Peter Kodwo Appiah

Secondo il rapporto Fides 2022, il numero dei cattolici nel mondo è aumentato dell’1% tra il 2021 e il 2022. I fedeli hanno raggiunto la cifra di 1,39 miliardi. Questo incremento, pari a 14 milioni di persone, supera la crescita della popolazione mondiale nello stesso periodo, stimata allo 0,8%.

L’Africa si distingue con un +3%, pari a 8 milioni di nuovi battezzati. Il totale sale così a 273 milioni. In confronto, l’Europa rimane stabile con 286 milioni di cattolici. L’America e l’Asia mostrano aumenti più modesti, rispettivamente dello 0,9% e dello 0,6%.

Di conseguenza, il continente africano sta diventando il cuore pulsante del cattolicesimo globale. Questa evoluzione alimenta le speranze di chi desidera un papa africano.

Papa nero

SARAH Card. Robert

Tra i nomi più citati figurano il cardinale Peter Kodwo Appiah Turkson, del Ghana, e il cardinale guineano Robert Sarah. Entrambi sono personalità influenti in Vaticano.

 

La profezia di Petrus Romanus influenzerà il conclave?

Nonostante l’entusiasmo africano, alcuni esperti scommettono su un papa italiano. Il motivo? Una profezia attribuita a San Malachia. Secondo il testo, l’ultimo papa sarà chiamato Petrus Romanus, e precederà la fine dei tempi.

https://press.vatican.va/content/salastampa/it/documentation/cardinali_biografie/cardinali_bio_parolin_p.html

Molti vedono un legame con il cardinale Pietro Parolin. Nato a Schiavon, in Veneto, porta un nome e un’origine che evocano “Pietro il Romano”. Questo simbolismo profetico anima il dibattito tra fedeli e osservatori.

Tuttavia, dopo un papa latinoamericano, cresce una domanda legittima: perché non un papa africano? L’impegno spirituale e la vitalità demografica dell’Africa ne giustificherebbero pienamente l’elezione.

 

Papi africani: un precedente dimenticato

Contrariamente a quanto si pensa, la Chiesa ha già avuto papi africani nei primi secoli del cristianesimo. Ecco tre figure storiche:

  • San Vittore I (189 – 199)
    Nato nell’Africa del Nord, probabilmente in Tripolitania (attuale Libia). Fu il primo papa a istituire la celebrazione della Pasqua di domenica per tutta la Chiesa. È anche durante il suo pontificato che la lingua latina iniziò ad affermarsi a Roma.

    San Milziade (311 – 314)
    Anche lui originario dell’Africa, probabilmente della Berberia. Fu papa durante il periodo in cui l’imperatore Costantino legalizzò il cristianesimo nell’Impero romano con l’Editto di Milano nel 313.

    San Gelasio I (492 – 496)
    Terzo e ultimo papa africano conosciuto, probabilmente originario dell’Africa subsahariana; alcuni storici lo descrivono come di carnagione scura. Affermò con forza la supremazia del papa sull’imperatore nelle questioni religiose, gettando le basi per la separazione tra potere spirituale e temporale.

Questi precedenti, spesso ignorati nei libri di storia, dimostrano che l’Africa ha sempre fatto parte della Chiesa.

Un conclave decisivo per il futuro

Alla luce dei cambiamenti attuali, un papa africano non è più un’utopia. È una possibilità concreta, sostenuta da milioni di fedeli. L’Africa, infatti, chiede un pontefice vicino alla sua realtà, capace di rappresentarne i valori.

Il conclave dovrà decidere. Ma una cosa è certa: l’Africa non è più alla periferia della fede cattolica. Oggi, più che mai, è pronta a guidarla.

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