La Carta del Mandén: Patrimonio e Costituzione Universale

Creato da sandrine Nguefack
Iscritta nel 2009 nella Lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell'umanità dall'UNESCO, la Carta del Mandén (o Carta di Kurukan Fouga) rappresenta un pilastro storico e culturale dell'Africa occidentale.

Iscritta nel 2009 nella Lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’umanità dall’UNESCO, la Carta del Mandén (o Carta di Kurukan Fouga) rappresenta un pilastro storico e culturale dell’Africa occidentale. Proclamata all’inizio del XIII secolo, è una delle costituzioni più antiche al mondo, tramandata inizialmente solo in forma orale.

Origini e Proclamazione Storica

La Carta è stata adottata a Kouroukan Fouga, dopo la vittoria militare che portò alla fondazione dell’Impero del Mandén da parte di Soundiata Keïta. Durante una grande assemblea che riuniva saggi e capi clan, fu approvata questa costituzione per regolamentare la società del Mandén, situata nell’alto bacino del fiume Niger, tra l’attuale Guinea e Mali.

Composta da un preambolo e sette capitoli, la Carta stabiliva principi lungimiranti come:

  • La pace sociale nella diversità;
  • L’inviolabilità della persona umana;
  • L’educazione per tutti;
  • L’integrità del territorio;
  • La sicurezza alimentare;
  • L’abolizione della schiavitù per razzie;
  • La libertà di espressione e d’impresa.

Questo testo è considerato una delle prime referenze ai diritti umani, paragonabile alla Magna Carta redatta in Inghilterra nel 1215.

Una Tradizione in Evoluzione

Secondo l’antropologo Éric Jolly, esperto del Mali, la Carta del Mandén rappresenta una “trasformazione” piuttosto che una semplice “invenzione della tradizione”. I testi orali si sono adattati alle rivendicazioni dei gruppi e alle sfide del momento. Questa evoluzione dinamica ha permesso di fissare i suoi principi in un quadro duraturo e pertinente, mantenendo la sua attualità attraverso i secoli.

Trasmissione e Conservazione di una Tradizione Vivente

Nonostante la scomparsa dell’Impero del Mandén, i principi della Carta continuano a vivere grazie a una trasmissione orale codificata. Nella tradizione dei Malinké, i precetti della Carta vengono tramandati di padre in figlio, integrando riti e cerimonie che riaffermano la sua importanza nell’identità delle comunità.

Ogni anno, nel villaggio di Kangaba, vicino alla radura storica di Kouroukan Fouga, si tengono cerimonie commemorative. Questi incontri, sostenuti dalle autorità locali, nazionali e tradizionali, celebrano un messaggio senza tempo di amore, pace e fratellanza. Le celebrazioni sottolineano anche l’importanza di preservare questo patrimonio di fronte alle sfide moderne.

Un’Ispirazione per il Presente e il Futuro

La Carta del Mandén rimane una fonte di ispirazione giuridica e morale, non solo per le popolazioni locali, ma anche a livello globale. I suoi valori universali, come la tutela dei diritti umani e la promozione dell’equità sociale, risuonano ancora oggi. Essa testimonia il contributo significativo delle società africane alla storia universale dei diritti e delle libertà.

Un Fondamento Culturale e Identitario

Più che un testo antico, la Carta del Mandén rappresenta il cuore dei valori delle comunità che ne custodiscono la memoria. Riconoscere e trasmettere questo patrimonio, come avviene nelle cerimonie di Kangaba, contribuisce a riaffermare l’importanza della storia africana nel patrimonio culturale mondiale.

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