Pubblicato nel 2016 dalla casa editrice Gallimard, L’ibisco viola è un romanzo di 416 pagine scritto dall’autrice nigeriana Chimamanda Ngozi Adichie. Questo libro esplora i limiti del cattolicesimo nella società africana postcoloniale e i suoi effetti sull’educazione dei figli.
Sinossi
La storia segue Kambili, un’adolescente che cresce in Nigeria in una casa lussuosa, governata dal padre, Eugène. Quest’ultimo, un ricco notabile rispettato per aver fondato l’unico giornale indipendente della regione, impone un’educazione rigida. Eugène è un fervente cristiano cattolico, convinto che la migliore educazione si basi su una disciplina severa e incentrata sulla lotta contro il peccato.
Kambili e suo fratello Jaja vivono sotto questa stretta rigida. Tuttavia, un colpo di Stato cambia la loro quotidianità. Eugène, coinvolto negli affari politici del paese, manda i suoi figli dalla zia per la loro sicurezza. Questo trasferimento segna una svolta nella vita degli adolescenti.
Scoperta di un nuovo mondo
A casa della zia, Kambili e Jaja scoprono un ambiente completamente diverso. La vita in quella casa è piena di risate, musica e una libertà che non avevano mai conosciuto. A poco a poco, si rendono conto che non tutto è peccato e adottano questo stile di vita più leggero e gioioso.
Ritorno e conflitti familiari
Al loro ritorno, Kambili e Jaja riportano con sé queste nuove abitudini, che si scontrano con le regole rigide del padre. Molto rapidamente scoppiano tensioni all’interno della famiglia. Eugène tenta di ristabilire la sua autorità e i suoi principi religiosi, mentre i figli difendono la loro nuova libertà.
Attraverso L’ibisco viola, Chimamanda Ngozi Adichie descrive le cicatrici lasciate dalla colonizzazione, in particolare nel modo in cui la religione cattolica influenza la struttura familiare e l’educazione in Africa. Questo romanzo potente mette in discussione i valori ereditati dal colonialismo e il loro impatto sulla società contemporanea.