Esempi di attivisti impegnate contro il matrimonio forzato in Africa

Creato da sandrine Nguefack
Esempi di attivisti impegnati contro il matrimonio forzato in Africa

Il matrimonio forzato è una pratica che nega alle donne la libertà di scegliere il proprio destino. In Africa, molte attivisti si stanno battendo contro questa grave violazione dei diritti umani, lavorando per l’emancipazione delle donne e il rispetto della loro autonomia.

Tra gli esempi più significativi di attivisti impegnate contro i matrimoni forzati si annoverano:

  • Rebeca Gyumi, avvocatessa tanzaniana che ha condotto una campagna per vietare i matrimoni precoci in Tanzania, ottenendo nel 2016 l’approvazione di una legge che vieta il matrimonio dei minori di 18 anni.
  • Bogaletch Gebre (1960-2019), fondatrice dell’organizzazione KMG Etiopia che combatte i matrimoni forzati e le mutilazioni genitali femminili in Etiopia, salvando molte ragazze da queste pratiche barbariche.
  • Sizani Ngubane, attivista che difende i diritti delle donne Zulu e lotta contro i matrimoni forzati e la privazione delle proprietà delle vedove, sensibilizzando le autorità locali e adottando misure preventive per proteggere le donne vulnerabili.
  • Aya Chebbi, attivista e femminista tunisina per i diritti umani che ha lavorato attivamente contro i matrimoni forzati in Africa, fondatrice del Movimento giovanile africano per la democrazia e i diritti umani.
  • Memory Banda, attivista per i diritti umani del Malawi che, costretta a sposarsi a 11 anni, si batte per sensibilizzare l’opinione pubblica sui pericoli dei matrimoni precoci e forzati e per difendere i diritti delle ragazze e delle donne.
  • Kadiatou Diallo, attivista guineana che lotta contro i matrimoni forzati e precoci in Africa occidentale, membro dell’organizzazione SWAG che promuove la salute, i diritti e lo sviluppo per donne e ragazze.

Queste coraggiose attivisti dimostrano che è possibile contrastare i matrimoni forzati e promuovere i diritti delle donne. È fondamentale sostenere le loro azioni e sensibilizzare l’opinione pubblica sulle conseguenze devastanti di questa pratica. Insieme possiamo porre fine a questa violazione dei diritti umani e garantire a tutte le donne la possibilità di vivere con libertà e dignità.

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DICHIARAZIONE UNESCO

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Abuy Area Incubatori FVG  POR FESR 2014-2020

Le projet a obtenu un financement de 72 000 € de la Région Autonome du Frioul-Vénétie Julienne à travers l'appel POR FESR 2014-2020, Activité 2.1.b.1 bis « Octroi de subventions pour le financement des programmes personnalisés de préincubation et d'incubation d'entreprises, visant à la réalisation de projets de création ou de développement de nouvelles entreprises caractérisés par une valeur significative ou par une connotation culturelle et/ou créative pertinente ». |
ll progetto ha ottenuto un finanziamento di 72.000 € dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia sul bando POR FESR 2014-2020, Attività 2.1.b.1 bis "Concessione di sovvenzioni per il finanziamento di programmi personalizzati di pre-incubazione e incubazione d’impresa, finalizzati alla realizzazione di progetti di creazione o di sviluppo di nuove imprese caratterizzati da una significativa valenza o da un rilevante connotato culturale e/o creativo"