L’Occhio del Sahara noto anche come struttura Richat o Guelb El Richatè una formazione geologica nel deserto del Sahara più precisamente vicino alla città di Ouadane, una regione mauritana. Si estende su un’area larga quasi 40 km.
L’Occhio del Sahara scoperto nel 1960
L’Occhio del Sahara è stato fotografato per la prima volta dagli astronauti Gemini IV ( James McDivitt e Edward H, White) che lo hanno utilizzato come punto di riferimento negli anni ’60 per tracciare l’andamento delle sequenze di apertura. Le informazioni fornite dal satellite Landsat hanno permesso di conoscere le dimensioni, l’altezza e l’estensione della struttura Richat. Inizialmente si pensava che fosse un cratere esploso creato quando un oggetto proveniente dallo spazio colpisse la superficie. Ad oggi, gli studi permanenti delle rocce all’interno della struttura consentono di dimostrare che le loro origini sono interamente basate sul mondo. La struttura Richat è una cupola ellittica leggera e profondamente erosa di 40 km di diametro.
Struttura e formazione dell’occhio del Sahara
Struttura
La struttura di Richat è composta da una varietà di rocce ignee intrusive ed estrusive. Includono rocce vulcaniche riolitiche, gabbri, carbonatiti e kimberliti.
Le rioliti sono costituite da colate laviche e rocce tufacee alterate idrotermicamente che fanno parte di due distinti centri eruttivi; sono interpretati come i resti erosi di due maare.
Secondo la mappatura del campo e i dati aeromagnetici, le rocce gabbroiche formano due dicchi anulari concentrichi.
Le rocce carbonatitiche si sarebbero raffreddate tra 94 e 104 milioni di anni fa. La spina di kimberlite e diversi davanzali trovati nella parte settentrionale della struttura di Richat sono stati datati a circa 99 milioni di anni.
La sua formazione
Secondo i geologi, il paesaggio intorno all’Occhio milioni di anni fa, era verdeggiante. Il clima in questa regione era probabilmente molto più temperato. I cambiamenti si sono verificati a causa dell’attività vulcanica sotto la superficie terrestre.
Secondo i ricercatori, la formazione dell’Occhio è iniziata quando il supercontinente Pangea iniziò a separarsi. Quando Pangea si sciolse, le acque dell’Oceano Atlantico iniziarono a fluire nella regione; il magma dalle profondità cominciò a salire dal mantello terrestre. Quando le rocce si sono erose e la cupola è crollata, si sono formate creste circolari, che hanno conferito alla struttura Richat la sua forma circolare affondata.
Turismo nell’occhio della regione del Sahara
Turisti e geologi si accalcano lì. Il viaggio nella regione dell’Occhio del Sahara è uno dei viaggi meno lussuosi che possiamo vivere a causa del deserto secco e sabbioso.
Dopo l’acquisizione del visto per la Mauritania, è preferibile e consigliabile rivolgersi ai guidi turistici autorizzati. È possibile fare un giro in aereo o in mongolfiera sopra l’Occhio. Questi offrono ai visitatori una vista a volo d’uccello.
L’occhio del Sahara è aperto alle variabilità della natura come ovunque sul pianeta. Subisce continui effetti di erosione, i venti del deserto, in particolare il cambiamento climatico, possono portare più dune nell’area poiché causano la desertificazione nella zona.
Secondo i ricercatori, l’occhio non è molto minacciato dalla presenza umana perché in questa zona c’è pochissima acqua o precipitazioni.
Con le sue dimensioni e le sue forme sarebbero, secondo quanto raccontato dal filosofo e scrittore greco Platone, i resti di un luogo – appunto Atlantide – una città sorta appunto in un’area formata da una serie di cerchi concentrici.