Lontano dalla condiscendenza e dagli schizzi di soluzioni a volte culturalmente inadeguate o impraticabili, gli scrittori africani hanno capito che, per far evolvere l’Africa, è necessario un nuovo paradigma. Al centro di questo modello c’è il popolo africano e il modo in cui percepisce e analizza la propria situazione ei propri problemi. La libertà, il ruolo delle donne, la giustizia sociale, la politica africana postcoloniale, l’immigrato e il senso di appartenenza sono qualche tema abbordata in questa serie di libri accuratamente selezionati per voi.
1- Lungo cammino verso la libertà – Nelson Mandela
Nella sua importante autobiografia, l’ex presidente sudafricano Nelson Mandela descrive la sua infanzia, il suo raggiungimento della maggiore età, la sua educazione e i suoi 27 anni di carcere. Descrive in modo eloquente le sue convinzioni e la sua passione nella lotta contro l’apartheid.
“Non ho avuto Epifania, nessuna rivelazione singolare, nessun momento di verità, ma un costante accumulo di mille offese, mille umiliazioni e mille momenti dimenticati. Ha prodotto in me una rabbia, una ribellione, un desiderio di combattere il sistema che m’imprigionava. Non è stato un giorno particolare in cui ho detto: D’ora in poi mi dedicherò alla liberazione del mio popolo; invece, mi sono ritrovato a farlo e non potevo farne a meno. – Nelson Mandela
2- Sognavo l’Africa – Kuki Gallmann
Queste potenti memorie raccontano la storia della scrittrice keniota di origine italiana, il legame permanente di Gallmann con l’Africa – dal suo fascino infantile per il continente al suo reinsediamento in Kenya, dove gestiva una fattoria con suo marito e suo figlio.
3- Le cose vanno in pezzi – Chinua Achebe
Considerato l’archetipo del romanzo africano moderno in lingua inglese, racconta la storia di Okonkwo, il capo di un villaggio in Nigeria, e delle sue tre mogli, dei suoi figli e delle influenze del colonialismo britannico e dei missionari cristiani sulla sua tradizionale comunità Igbo.
4- L’Africa in bicicletta – Riaan Manser
È il diario di viaggio del supremo avventuriero Riaan Manser che è diventato la prima persona a circumnavigare il continente africano in bicicletta da solo e senza assistenza.
5- “Una lettera così lunga” e “Un chant écarlate” – Mariama Bâ
Mariama Bâ è nota per i suoi potenti testi femministi, che affrontano questioni di disuguaglianza di genere nel suo nativo Senegal e in Africa in generale.
Nel suo primo romanzo Una lettera così lunga, la protagonista Ramatoulaye scrive una lunga lettera alla sua amica Aïssatou. Entrambe sono donne borghesi, emancipate e colte, entrambe hanno sofferto per la poligamia ei matrimoni dei mariti con giovani seconde mogli.
Un chant écarlate è il suo secondo romanzo pubblicato postumo nel 1981. Racconta il fallimento di un matrimonio misto tra una senegalese e una francese. Il titolo in lingua italiana è La sposa bianca di Ousmane.
6- La costola storta – Nuruddin Farah
Nuruddin Farah è uno scrittore somalo. Ha scritto molte opere teatrali, romanzi e racconti. Queste opere girano tutte intorno alle sue esperienze nel suo paese natale. Le sue opere presentano una critica sociale, affrontando i temi della guerra e dell’identità postcoloniale.
From a Crooked Rib è il suo primo romanzo pubblicato nel 1970. Deriva da un proverbio somalo “Dio ha creato la donna da una costola storta, e chi cerca di raddrizzarla la spezza. “È una storia sulle sofferenze delle donne di lingua somala.
7- B Lack Bazaar – Alain Mabanckou
Lo scrittore di origine congolese è noto per il suo spirito pungente. I suoi libri affrontano temi sociali penetranti sull’Africa e sugli immigrati africani in Francia.
Il suo libro B Lack Bazar racconta le esperienze di vari immigrati africani in un bar afrocubano a Parigi.
8-The Black Hermit – Ngugi wa Thiong’o
Ngugi wa Thiong’o imprigionato senza processo durante un anno intero in Kenya è uno degli scrittori postcoloniali più influenti dell’Africa. I suoi romanzi affrontano questioni postcoloniali in Africa; l’impegno degli africani contro le potenze e le culture coloniali.
The Black Hermit è il suo primo romanzo è un’opera teatrale. Il protagonista del romanzo è il giovane Remi, il primo della sua tribù a frequentare l’università. Sullo sfondo di un paese politicamente lacerato, lo stesso Remi è combattuto tra servire la sua tribù e servire la nazione. Questa lotta è profonda, poiché è al centro delle sue afflizioni: il suo matrimonio, i suoi rapporti familiari e i suoi più grandi obblighi verso il suo popolo e il suo paese.
In definitiva, è sempre importante distinguere tra leader africani e popolo africano. Questi libri consentono di fornire “soluzioni africane ai problemi africani”; soluzioni in linea con il patrimonio africano.