Aminatou, la regina guerriera degli Hausa

Creato da sandrine Nguefack
Amina o Aminatou

Aminatou (o Amina) visse nel XVI secolo nelle Città-Stato Hausa, situate nel nord-est dell’attuale Nigeria. All’epoca, questa regione riuniva gli stati di Biram, Daura, Katsina, Zazzau (o Zaria), Kano, Rano e Gobir. Questi stati dominavano i commerci dell’Africa subsahariana.

Aminatou, di fede musulmana, regnò su Zazzau per oltre 34 anni. Gli storici non concordano su tutti i dettagli della sua vita. Tuttavia, le Cronache di Kano, un antico manoscritto anonimo Hausa, raccontano le avventure di questa famosa regina guerriera.

L’infanzia e la passione per la guerra

Aminatou, futura 24ª heba di Zazzau (titolo dato ai sovrani), era solo un’adolescente di 16 anni quando suo padre, Magajiya Bakwa Turunku, divenne il 22º re di Zazzau. Sua madre, diventata regina madre, decise di ribattezzare la capitale “Zaria”, in onore della sorella di Aminatou, a cui era particolarmente affezionata.

Durante il regno del padre, il paese conobbe un lungo periodo di pace e prosperità, anche se alcune campagne militari vennero organizzate per motivi commerciali. A differenza delle altre ragazze della sua età, Aminatou non si interessava all’aspetto fisico o al matrimonio. Preferiva passare il tempo ad allenarsi con i soldati dell’esercito reale. La guerra era la sua vera passione.

Amina sale al trono: una donna capace come un uomo

Alla morte di suo padre nel 1566, secondo la tradizione Hausa, il fratello minore Karama salì al trono. Il suo regno durò solo dieci anni, interrotto dalla sua morte improvvisa. Senza esitazioni, Aminatou prese il suo posto.

Il popolo e l’esercito accolsero Aminatou senza timori. Nonostante fosse una donna, aveva già dimostrato abilità militari straordinarie. Inoltre, la sua forza fisica fuori dal comune le valse il soprannome di “donna capace quanto un uomo”. Già durante il regno del fratello, Aminatou comandava la cavalleria.

Subito dopo l’incoronazione, Aminatou lanciò una prima spedizione militare di tre mesi. Da quel momento, organizzò numerose campagne per espandere i confini di Zazzau. Secondo le Cronache di Kano, riportate dallo storico P.J.M. McEwan:

“Aminatou conquistò tutte le città del nord intorno a Kwararafa e quelle a sud vicino a Nupe. Dominò gran parte della regione hausa e si spinse fino al Kasashen Bauchi. Controllava tutte le rotte commerciali che collegavano l’ovest del Sudan all’Egitto. Conquistò anche parte del Mali settentrionale.”

Ovunque andasse, Aminatou costruiva mura difensive attorno ai territori conquistati. Questi bastioni, chiamati Ganuwar Aminatou (i Muri di Aminatou), esistono ancora oggi e fanno parte del paesaggio delle città Hausa.

Una regina libera e indipendente

Secondo la leggenda, Aminatou scelse di non sposarsi né di avere figli. In ogni città conquistata, passava la notte con un uomo a sua scelta. Ma all’alba, lo faceva giustiziare, per evitare che si vantasse della relazione con lei.

Il racconto di Lami: un incontro con la regina

L’episodio seguente è tratto dal libro “Gifts For Queen Amina” di Lyn Reese, ispirato alle Cronache di Kano. Il protagonista, un giovane di nome Lami, racconta la sua visita al palazzo reale:

“La sala del trono era già gremita di membri della corte, in attesa della regina. Lami e Marka trovarono posto accanto al trombettista, anche lui pronto a suonare al segnale. Un cantore iniziò a intonare canti di lode, celebrando le vittorie di Aminatou. Poi la tromba risuonò e i tamburi reali seguirono il ritmo.

I due guardie del corpo personali della regina entrarono per primi. Tutta la sala si prostrò con la fronte a terra all’arrivo di Aminatou. Nessuno poteva alzarsi finché la sovrana non avesse parlato.

Con la coda dell’occhio, Lami riuscì a intravedere la regina e rimase colpito dalla sua bellezza. Alta e imponente, aveva la pelle scura come sua madre. Indossava un abito di seta giallo e marrone, una collana d’oro e corallo, braccialetti e anelli di rame. I capelli erano adornati da un grande tessuto dorato, la più bella acconciatura che Lami avesse mai visto.”

La sua eredità

Amina di Zazzau è rimasta nella memoria collettiva nigeriana come la Regina Guerriera degli Hausa. Si dice persino che abbia ispirato il personaggio di Xena nella celebre serie televisiva Xena – Principessa Guerriera.

Ancora oggi, in Nigeria, molti ricordano una filastrocca popolare della loro infanzia:

“AMINATU, YAR BAKWA TA SAN RANA”, che significa “Aminatou, figlia di Nikatau, donna capace quanto un uomo”.

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Poiché le guerre cominciano nelle menti degli uomini, è nelle menti degli uomini che si devono costruire le difese della Pace.

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