7 fatti che rendono l’Etiopia unica al mondo

Creato da sandrine Nguefack
Éthiopie / Etiopia

L’Etiopia, uno dei paesi più pittoreschi e fertili dell’Africa, è anche dotato di alcune curiosità che lo rendono speciale e unico al mondo.

Il calendario etiope è in ritardo rispetto al calendario gregoriano.

L’11 settembre 2007, gli etiopi hanno celebrato il millennio, 7 anni dopo rispetto al calendario gregoriano. Il loro calendario è lo stesso calendario usato dalla chiesa romana nel 525 d.C.
Rispetto al calendario gregoriano, il capodanno etiope cade quindi l’11 settembre o il 12 settembre negli anni bisestili, all’inizio della primavera.

L’anno dura 13 mesi in Etiopia 

I 12 mesi hanno 30 giorni ciascuno e il tredicesimo mese, che è l’ultimo mese dell’anno, ha cinque o sei giorni, a seconda che si tratti di un anno bisestile o meno.
Le giornate hanno anche una speciale gestione del tempo; sono divisi in due incrementi di 12 ore a partire dalle 6 del mattino, il che significa che mezzogiorno e mezzanotte sono entrambe le sei in punto.

L’Etiopia potrebbe essere considerata la patria degli ominidi

Secondo vari reperti archeologici, la regione di Afar in Etiopia suggerisce in diversi modi che il paese potrebbe essere il luogo da cui siamo originari. Nel 1974, l’International Afar Research Expedition fondata da Maurice Taieb scoprì nel sito di Hadar uno scheletro di ominide che chiamò Lucy, un fossile della specie estinta Australopithecus afarensis datato dai 3 ai 18 milioni di anni fa.

La terra del digiuno

Il cristianesimo ortodosso è una delle religioni più praticate, ciò significa che più della metà della popolazione che lo pratica digiuna da 200 a 250 giorni all’anno. Il digiuno per questa parte della popolazione etiope significa astenersi da tutti i prodotti animali cioè uova, carne, latticini. Alcuni digiunano anche ogni mercoledì e venerdì dell’anno.

La patria dei primi musulmani fuori dall’Arabia

Si dice che il profeta Maometto abbia detto ai suoi discepoli “Se andate in Abissinia, troverete un re che non tollererà l’ingiustizia”. Era il VII secolo, un periodo in cui i sermoni del profeta erano di crescente interesse per le persone e che quindi fecero perseguitare lui e i suoi seguaci alla Mecca, nell’attuale Arabia Saudita.
Seguendo il suo consiglio, un piccolo gruppo si recò nel regno di Aksum, che copriva gran parte dell’attuale Etiopia ed Eritrea, dove fu effettivamente accolto e autorizzato a praticare la sua religione dal monarca cristiano Armah – il cui titolo reale in Ge’ ez era Negus, o Negashi in arabo.
È nel villaggio di Negash, nell’attuale Tigray, che questi migranti si sarebbero stabiliti e avrebbero costruito quella che è considerata da alcuni la più antica moschea dell’Africa.

L’Etiopia è l‘unico paese africano che non è stato colonizzato

Gli etiopi non si stancano mai di ricordarlo e vantarsene: questo è il paese africano che non è mai stato sotto il controllo coloniale. Gli italiani ci provarono, ma il 1° marzo 1896 quattro brigate di truppe italiane furono sconfitte in poche ore dagli etiopi dell’imperatore Menelik II. Nel 1935, su ordine di Benito Mussolini, le truppe italiane ci riprovarono. Tuttavia, le forze etiopi si opposero al governo militare, liberando infine il paese dal dominio coloniale 5 anni dopo.

L’origine dei nostri shot di caffè del mattino

È nel venerato paese dei Rastafariani che sono stati scoperti i primi alberi di caffè.
Secondo la leggenda, secoli fa, un pastore di capre notò che il suo gregge era attratto da un certo tipo di arbusto e decise quindi di provarlo: da quel giorno la sua capacità di allevamento migliorò notevolmente e lo rese più efficiente. Le leggende dicono che l’industria del caffè è iniziata da qui.
L’Arabica etiope viene servita nelle tradizionali caffettiere e viene consumata durante tutta la giornata.
È il quinto produttore di caffè al mondo dopo Brasile, Vietnam, Indonesia e Colombia. Primo esportatore africano, produrrà più di 7 milioni di sacchi da 60 kg di chicchi di caffè nel 2021/2022.

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Poiché le guerre cominciano nelle menti degli uomini, è nelle menti degli uomini che si devono costruire le difese della Pace.

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Le projet a obtenu un financement de 72 000 € de la Région Autonome du Frioul-Vénétie Julienne à travers l'appel POR FESR 2014-2020, Activité 2.1.b.1 bis « Octroi de subventions pour le financement des programmes personnalisés de préincubation et d'incubation d'entreprises, visant à la réalisation de projets de création ou de développement de nouvelles entreprises caractérisés par une valeur significative ou par une connotation culturelle et/ou créative pertinente ». |
ll progetto ha ottenuto un finanziamento di 72.000 € dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia sul bando POR FESR 2014-2020, Attività 2.1.b.1 bis "Concessione di sovvenzioni per il finanziamento di programmi personalizzati di pre-incubazione e incubazione d’impresa, finalizzati alla realizzazione di progetti di creazione o di sviluppo di nuove imprese caratterizzati da una significativa valenza o da un rilevante connotato culturale e/o creativo"