L’immigrazione, antica come il mondo, ha sempre trovato sostegno e aiuto nell’attaccamento che nasce tra le persone, un’arma formidabile che molto spesso riesce ad abbattere i confini, siano essi geografici, morali, politici, razziali o sociali. Per illuminarci meglio, Myriam Bawoua, di origine camerunese, ci ha gentilmente dato il suo parere sull’integrazione degli espatriati.
Presentati ai nostri lettori. Quali sono state le tue prime paure da espatriata?
Mi chiamo Myriam Bawoua (41 anni), vivo e lavoro in Svezia, sono moglie e madre. Da espatriata, i miei primi timori riguardavano principalmente l’integrazione: dover imparare una nuova lingua ed essere in grado di trovare un lavoro. Fortunatamente per le donne di origine straniera tutto sta andando per la maggior parte bene. Nel complesso, stiamo riuscendo a recuperare in misura significativa: abbiamo probabilità di occupazione simili o maggiori rispetto alle donne nate in Svezia dopo 5-8 anni nel paese.
Il mercato del lavoro in Svezia sta andando bene, è considerato un paese con politiche di integrazione molto ambiziose. Secondo l’indice MIPEX 2015 , la Svezia ha ottenuto il punteggio più alto di tutti i paesi europei e del Canada sugli indicatori di integrazione, compreso l’indicatore di accesso al mercato del lavoro per gli immigrati e le minoranze etniche.
Quale sarebbe il tuo segreto per una buona integrazione?
Secondo le statistiche presentate nel 2018, circa il 19% della popolazione svedese proviene dall’estero, il che lo rende uno dei paesi leader dell’Unione Europea per accoglienza di immigrati, secondo solo a Svizzera e Lussemburgo. Consiglio sempre di rivolgersi ai servizi comunali che sono in prima linea e restano i principali attori con programmi di integrazione per il mercato del lavoro, fornendo formazione linguistica e orientamento civico. Questi corsi di formazione hanno per la maggior parte una durata del programma di circa 2 anni e sono finanziati dal governo.Per il resto, fornisco come meglio posso consigli utili e li aiuto nel loro orientamento sociale e talvolta organizzo anche serate e giornate ricreative con piatti di origine africana e principalmente del Camerun.
Hai citato sopra di essere moglie e madre, come puoi essere d’accordo sull’educazione dei figli quando sei in una coppia mista?
Myriam Bawoua familly’s- Suède
È tutta una questione di dialogo…Ho avuto la fortuna di avere un marito abbastanza aperto da capire e accettare che la mia cultura è diversa dalla sua. Non mi impone la sua cultura.
Qual è il ruolo e il posto della bella famiglia nella vostra relazione?
I miei suoceri sono piuttosto schivi, se posso usare questo termine. Ci vediamo abbastanza raramente, in occasioni come matrimoni, funerali…Ci amiamo e ci rispettiamo, ma a distanza. Penso che sia così nella cultura svedese.
Come hai affrontato nella coppia la questione di dove vivere?
La domanda non si è nemmeno posta, visto che ci siamo incontrati in Svezia ed entrambi vivevamo già nella stessa città. Dovevamo solo sistemarci insieme.
