Lo Zoomorfismo ha origine dalle parole greche ζωον (zōon), che significa “animale” e μορφη (morphē), che significa “forma”. Gli oggetti zoomorfi si basano su forme animali o su termini.
Questo termine conferisce qualità animali a uomini, divinità, oggetti inanimati, nonché l’attribuzione di caratteristiche di un animale a un altro.
Esempi di zoomorfismo
Nelle arti visive
Che si tratti di argilla, legno, metallo, pietra, osso o conchiglia, lo zoomorfismo occupa un posto nell’arte di tutto il mondo.
Il comparto audiovisivo presenta anche molti supereroi con superpoteri presi in prestito dagli animali: Catwoman, Batman, Black Panther o addirittura Enzo Kori-Odan in Aurion (videogioco e fumetto africano).
Anche l’architettura ha preso in prestito forme dallo zoomorfismo, creando edifici o città simili ad animali. Ad esempio, il Bamoun Kings Museum in Camerun a forma di serpente o la città di Juba in Sud Sudan che ricorda la forma di un rinoceronte.
Una miriade di supereroi è anche spuntata fuori dalle penne degli scrittori, usando gli zoomorfismi per evidenziare fatti e azioni. Ne troviamo ad esempio sotto la penna di Amadou Hampaté Bâ, Alain Mabanckou, Philip Pullman e JK Rowling, autrice di Harry Potter.
Nel linguaggio di tutti i giorni
Lo zoomorfismo è molto comune nei nostri discorsi e conversazioni quotidiane. Ad esempio, “stava masticando il morso” all’inizio del gioco; Anche frasi come “battito del cuore” (uccello) e “come il ruggito dell’oceano” (bestia) sono zoomorfismi. Così, ad esempio, quando abbiamo freddo abbiamo “la pelle d’oca”, i nostri anni migliori sono “gli anni ruggenti”, la nostra fame è “da lupo” e così via.
Zoomorfismo in ingegneria
L’ingegneria realizza robot a immagine di umani e/o animali, la cui modellazione dei movimenti degli arti molto spesso si ispira a quelli di artropodi, insetti e mammiferi a quattro zampe, come cani e ghepardi. Li troviamo in particolare nelle applicazioni militari, negli impianti agroalimentari industriali, ecc.
La sfida oggi sarebbe quella di creare software e algoritmi in grado di imitare le sottili sfumature dell’interazione umana e animale.
Le aziende all’avanguardia nella ricerca e nello sviluppo basati sullo zoomorfismo sono state finora in grado di spingere i confini di ciò che i robot possono fare sviluppando esempi di uccelli, creature marine e mammiferi in forma di robot.
Creature ibride in mitologie e spiritualità
Parliamo quindi di miti con protagoniste creature metà umane e metà animali, a volte feroci. Come gli dei egizi come Ra, Sobek e Anubis, sirene chiamate Mamiwata nell’Africa subsahariana, in Sudamerica o ad Haiti; fauni e silvani presso i romani o egipan e satiri presso i greci; le iene-uomini, o iene mannari, in Nigeria, Etiopia, Grecia e Persia; il Minotauro nella mitologia greca (un favoloso mostro metà uomo e metà toro); l’uomo pantera nelle società segrete in Costa d’Avorio e Camerun …
In questi casi il termine più appropriato è teriantropia, un sottoinsieme dello zoomorfismo.
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