Joy Ehikioya, 23 anni, si è laureata all’Università di Trento in Comparative European and International legal studies, un percorso di studi nuovo che la Facoltà di Giurisprudenza offre interamente in lingua inglese.
Arrivata in Italia, Ehikioya viene trattenuta in un centro di accoglienza per rifugiati. Qui inizia a ricevere cure mediche, nutrizionali e psicologiche per affrontare le terribili esperienze vissute. Grazie all’aiuto delle associazioni umanitarie presenti nel centro, riesce a ottenere il permesso di soggiorno come vittima di tratta e viene presa in carico da un’organizzazione che si occupa di supportare le persone che sono state vittime di violenze e sfruttamento.
Ehikioya si impegna nel percorso di integrazione proposto dall’organizzazione, che comprende corsi di lingua italiana, formazione professionale e supporto per la ricerca di un lavoro. Nonostante le difficoltà legate alla sua condizione di albina, Ehikioya dimostra una grande volontà di ricostruire la propria vita e superare gli ostacoli che si presentano.
Nonostante il suo passato traumatico, Ehikioya dimostra una grande resilienza e il desiderio di dare voce a tutte le persone che hanno subito violenze e sfruttamento come lei. Inizia a partecipare a eventi e iniziative per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della tratta di esseri umani e a condividere la sua storia per aiutare gli altri a trovare la forza di andare avanti.
Oggi, Ehikioya lavora sodo per costruire un futuro migliore e difendere i diritti delle persone che sono state vittime di violenze. La sua storia è un esempio di resilienza, coraggio e speranza per tutti coloro che lottano per superare i traumi e ricostruire la propria vita.
Joy arriva in Trentino, seguita dal Centro Astalli e inserita nel percorso universitario: è la prima studentessa del Progetto accoglienza richiedenti asilo e rifugiati, promosso dall’università di Trento, a raggiungere questo traguardo.
Fonte: Università di Trento
Linda R
