L’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) e il Migration Policy Institute definiscono cosi il termine diaspore: “Gli emigranti e i loro discendenti che vivono al di fuori del loro paese d’origine o del paese dei loro genitori, su base temporanea o permanente, pur mantenendo legami affettivi e materiali con loro paese di origine. “
Nel 2020, nonostante la pandemia di COVID-19, si stima che nel mondo ci siano 281 milioni di migranti internazionali.L’Africa è al 4° posto con quasi 25,4 milioni di migranti internazionali.
Anche se dai più quello 2021 – 2031 è considerato come il decennio post pandemia, i capi di Stato e di governo dell’Unione africana (UA) hanno adottato la proposta del Togo decretando il periodo 2021-2031, “Il decennio delle radici africane e delle diaspore”.
L’iniziativa, presentata un anno fa ad Addis Abeba, è stata confermata il secondo giorno del 34° vertice dell’organizzazione. I lavori, guidati dal nuovo presidente in carica Félix Tshisekedi, sono stati seguiti, da parte togolese, dal primo ministro Victoire Dogbé, in rappresentanza del Capo dello Stato.
Ispirato al modello già attuato con i togolesi all’estero, il Decennio delle radici africane mira a rendere le diaspore africane attori chiave nello sviluppo del continente. Questo, attraverso un migliore coinvolgimento degli africani all’estero, rafforzando i legami tra gli afro-discendenti, le comunità di radici africane e la loro madre terra.
In questa direzione sarà presto avviata una piattaforma panafricana per la preparazione e la promozione di progetti, iniziative ed eventi relativi alle radici e alle diaspore africane. Il Togo, punta di diamante del progetto, dovrebbe ospitare anche il 1° Forum economico della diaspora africana.
Si noti che la sessione è stata segnata anche dall’adozione di decisioni relative al tema dell’anno, risoluzioni, raccomandazioni e strategie, e dal rinnovo dei vertici dei portafogli dell’Unione.
Link: PORTAIL OFFICIEL DE LA RÉPUBLIQUE TOGOLAISE