Mentre la ritorsione sul rimpatrio dei tesori africani continua a crescere, Lambeth Palace ha aperto un dibattito sulla restituzione delle opere (i bronzi del benin …) che sono state regalate all’allora arcivescovo di Canterbury, Robert Runcie, quasi 40 anni fa.
Benin City
Benin City chiamata anche Edo era la città principale del regno di Edo (Bini). Beni o anche Benin fu un regno fiorente dal XIII al XIX secolo. Fu attaccata e poi distrutta dalle truppe britanniche nel 1897 che avevano però ricevuto l’ordine di non entrare in città durante una festa religiosa. Ma l’ordine che non è stato rispettato. La città fu attaccata e circa 5.000 opere d’arte furono saccheggiate e disperse in tutto il mondo.
Progetto EMOWAA
Queste opere raggiungeranno probabilmente quelle del progetto Edo West African Art Museum. EMOWAA è stato costruito a Benin City appositamente per mostrare i tesori del regno africano che si trova nell’attuale Nigeria. Conterrà i ricchi, reali e sacri manufatti del passato del Benin; in un modo che consentirà ai visitatori non solo di “guardare dentro” ma “guardare fuori” il paesaggio visivo dell’immaginazione, i confini un tempo storici di un antico regno restaurato.
Il portavoce di Lambeth Palace ha dichiarato: “Siamo stati recentemente contattati dal progetto Digital Benin a MARKK (Amburgo). Ha chiesto informazioni sulla nostra collezione di regali al Lambeth Palace e se avessimo ricevuto oggetti dal regno beninese come regali nel corso degli anni.
“In risposta, abbiamo confermato al progetto Digital Benin che abbiamo due busti in bronzo, che ci sono stati donati dal regno del Benin nel 1982. Questi sono stati offerti all’arcivescovo Robert Runcie da Sua Eccellenza il Capo (Prof.) Ambrose F. Alli e Università della Nigeria, Nsukka.
“Ecco perchè, abbiamo proposto che entrambi i busti fossero inclusi nel progetto Digital Benin e alla fine fossero restituiti ai nostri amici a Edo, in Nigeria, dove avrebbero potuto rimanere. Attualmente siamo in trattative con EMOWAA, attraverso il Legacy Restoration Trust, per organizzare il tutto.
Una decisione che arriva in un contesto sempre più crescente di pressioni sulle istituzioni occidentali per restituire le opere d’arte saccheggiate.