Un rifugiato sudanese detenuto ha ricevuto un prestigioso premio per i diritti umani per aver denunciato quello che ha descritto come il trattamento “disumano” dei richiedenti asilo in Australia.
Abdul Aziz Muhamat, 26 anni, è stato trattenuto nel centro di detenzione dell’isola di Manus dopo essere fuggito dalle violenze in Darfur.
In sei anni ha inviato migliaia di messaggi WhatsApp a un giornalista che ha condiviso la sua storia in un podcast.
Il signor Muhamat descriveva le condizioni nel campo, che sono state a lungo criticate dalle Nazioni Unite.
Ha detto che era stato privato del suo nome ed etichettato come numero QNK002.
I prigionieri erano stati nutriti attraverso una rete metallica e trattati peggio degli animali, ha aggiunto.
Progettata per scoraggiare i rifugiati dal raggiungere l’Australia via mare, l’isola di Manus si trova al largo della costa della Papua Nuova Guinea.
Dick Oosting, presidente della Martin Ennals Foundation, ha affermato che Muhamat “non ha mai smesso di far sentire la sua voce a coloro che erano stati privati dei diritti più elementari con lui”.
Il Premio Martin Ennals ha riconosciuto “la sua straordinaria tenacia e coraggio”.
Un’altra isola del Pacifico, Nauru, è utilizzata anche come centro di detenzione offshore e il Primo Ministro australiano ha appena annunciato che riaprirà Christmas Island.
Al signor Muhamat è stato permesso di lasciare l’isola da quando ha ottenuto il visto svizzero, ma spera di tornare a Manus per continuare il suo lavoro di advocacy.
Il membro della giuria Phillip Lynch, capo dell’organizzazione del Servizio internazionale per i diritti umani (ISHR), ha affermato che la decisione di onorare Muhamat è “importante” e spera che faccia pressione sull’Australia per porre fine alla pratica della detenzione offshore.
Su Twitter, Muhamat ha dedicato il suo aiuto ai richiedenti asilo e ai rifugiati ancora a Manus.
Behrouz Boochani, un curdo iraniano detenuto anche lui a Manus, ha ricevuto il Premio Vittoriano per la Letteratura 2019 per il suo libro scritto da WhatsApp dall’interno del centro di detenzione.
Il centro in cui lui e il signor Muhamat erano stati entrambi detenuti è stato chiuso alla fine del 2017, ma il signor Boochani rimane sull’isola di Manus in un alloggio alternativo.
Tag: Abdul Aziz Muhamat, premio per i diritti umani,
Fonti: https://twitter.com/Abdulaziz_Ada/status/1095971920087040001
https://twitter.com/BehrouzBoochani/status/1095851942511751168